Il quartiere del “Piano” è la zona della Città che ha subito i più profondi cambiamenti negli ultimi anni, dovuti anche all’insediamento di nuovi nuclei di popolazione straniera immigrata, proveniente da numerosi paesi del mondo. Questa trasformazione sociale repentina ha causato la perdita dell'identità originale del quartiere che solo un intervento di riqualificazione del tessuto urbano potrà recuperare, andando a promuovere una reale integrazione e permettendo una convivenza civile multietnica.
Il progetto, insieme alla prevista riqualificazione dei Quartieri Archi e Palombella, ha l’ambizione di rappresentare uno degli interventi edilizi più significativi per la valorizzazione dell’intera Città di Ancona.
La riqualificazione verrà attuata seguendo due processi distnti e connessi: in primo luogo sarà costruita una struttura di spazi pubblici, aree verdi e servizi coerente con il programma di miglioramento della qualità urbana; in secondo luogo verrà modificato il sistema della viabilità, con la creazione di un centro di interscambio del trasporto pubblico.

Si è cercato un rapporto tra i volumi edificati e gli spazi aperti attraverso un corretto dimensionamento in termini planimetrici e volumetrici, creando nel suo insieme un equilibrio facilmente leggibile attraverso le viste tridimensionali. La grande piazza, elemento fondante del progetto, viene formalmente racchiusa su tutti i lati dai volumi edificati con una rigorosa definizione del perimetro: essa diviene una “piazza costruita”, andando a riprendere quella dimensione tipica ed intima delle piazze medievali e rinascimentali che caratterizzano moltissime città italiane. La grande copertura che abbraccia i volumi dell’intorno rappresenta il messaggio più forte del progetto, riscoprendo il concetto di portico. La piazza costruita e soprattutto quella porticata oltre a rivestire una valenza architettonica assume una rilevanza sociale: essa riesce ad accogliere maggiormente le persone in ogni condizione metereologica, riparando la passeggiata dalle intemperie d’inverno e dal sole d’estate, ed aumentando il suo potere di luogo aggregativo.